Buongiorno followers! 😀
Oggi incontriamo Matteo Cotugno, poeta impegnato in iniziative letterarie davvero interessanti.
Prima di parlare della sua carriera e dei suoi lavori voglio presentarvelo così…
Burrasca e sole
Sei la burrasca e il sole
maledizione e preghiera,
t’ascolto ma non parli,
le cose dette pesano come massi
e i vetri rotti tagliano dentro,
ogni verso scritto è perso
nel turbine degli imprevisti
visti e rivisti questi momenti
tormenti di parole e sentimenti
spezzati, forse mai nati … così
così siamo rimasti soli
a sbagliare
almeno non ci facciamo male
pensavo…
Sì
sei la burrasca e il sole,
sei maledizione e preghiera,
a sera, quando sei più vera
scompari dagli occhi,
forse non t’ho mai visto
ma ti conosco e mi tocchi
l’anima col silenzio,
in fondo mi ami e mi rottami
come un giocattolo vecchio,
come scarabocchio
legandomi attorno
a un verso tradito
che sa di tramonto
e d’infinito.
da InVersi (ediz. Youcanprint)
La sua carriera di poeta si è sviluppata di recente ma ha già ottenuto riconoscimenti emeriti e grandi soddisfazioni. Eccovi un breve excursus…
Matteo Cotugno, classe 1963 nasce a Foggia ma è modenese di adozione. Fin da giovane manifesta una profonda passione per la poesia ma soltanto nel 2010 pubblica il suo primo libro di poesia “PoesiAnima” che diventa selezione del premio poesia Alessandro Tassoni di Modena. Nello stesso anno espone al Palazzo dei Musei di Modena la sua silloge poetica a tema museale “Silloge per il museo”.
Nel 2011 le sue poesie a tema spirituale sono esposte al Maschio Angioino di Napoli nella personale pittorica di Aurora Cubiciotti “La passione di Maddalena”, premiata con medaglia di rappresentanza dal Presidente della Repubblica.
Nel 2013 e nel 2014 è tra i finalisti al Premio Poesia Tassoni.
Nel 2014 pubblica la silloge “InVersi”.
Dal 2012 cura diverse antologie di poesia diffondendole gratuitamente in formato ebook e ottenendo un consenso crescente di pubblico e critica e sono diventate nel tempo appuntamenti annuali per centinaia di poeti e neopoeti e per migliaia di lettori.
“Un cielo di poesia” (antologia a tema libero)
“Alda nel cuore” (antologia poetica dedicata ad Alda Merini)
“Goccia a goccia” (antologia a tema sociale)
“InfinitAmore” (antologia sul tema dell’amore)
Nel 2014 riceve al Maschio Angioino di Napoli un premio (Alfonso Gatto) alla carriera letteraria per meriti artistici nella divulgazione della poesia con le antologie in formato ebook.
Nel 2016 si classifica al secondo posto nel concorso internazionale di poesia e fotografia “Quel profilo in lontananza” dell’Ass. Licenza Poetica.
I suoi ultimi volumi di poesia sono questi:
Contatti:
Il suo blog: http://poesiedimatteocotugno.blogspot.it/
Il blog di Voci di Poesia: http://vocidipoesia.blogspot.it/
La logica del cercarti
Ecco cosa accade:
– nel mondo accade tutto non a caso,
forse seguendo una logica cosmica –
tu non ci sei…
ed io sinceramente
mi chiedo fino a quando
resisterò dal venirti a cercare.
Alito di vita è un rossetto dimenticato
– forse buttato via nell’armadio –
foresta di vestiti tuoi e di profumi
che oso riaprire per sentirti parlare
addentrandomi fino a provare
ancora quello sciamare di stoffe
sotto le dita.
Deserto è fuori nella stanza
controllata dal disordine,
sentinella di ogni giorno
fuggito via,
soppesato all’inverosimile
nella sofferenza di coppie di tazzine
una piena l’altra no.
Ecco cosa accade:
la logica cosmica di una corsa a riprenderti.
tratta da InVersi (ediz. Youcanprint 2014)
Ciao Matteo, grazie per essere qui con noi oggi!
Spiego come si svolgerà questo nostro appuntamento. Ho molte domande da farti e le ho strutturate in diversi gruppi di argomento, questo perché sei un personaggio “a tutto tondo”, che si occupa sì di scriverla – la poesia – ma anche di diffonderla, di incrementarla, di pubblicarla. Allora, veniamo alla prima serie di curiosità, partiamo delle tue poesie…
Matteo e le sue poesie
Loriana – La mia prima domanda è questa: la tua passione per la poesia c’è da sempre, allora come mai solo negli ultimi anni hai deciso di “farti leggere”?
Matteo Cotugno – Innanzitutto grazie per questa intervista, ti rispondo che la scelta di farmi leggere non è stata facile, è un mettersi a nudo, un far vedere a tutti ciò che si ha dentro, occorre una buona dose di coraggio, probabilmente mi ha aiutato la maturità acquisita, da giovane avrei avuto molte più remore, infatti ho sempre tenuto ben nascoste tutte le mie poesie.
Loriana – Quali sono le tue fonti di ispirazione? Di cosa parlano le tue poesie?
Matteo Cotugno – Le fonti di ispirazione sono qualsiasi cosa o evento mi emozioni, sia positivamente che negativamente, e parlo di tutto ciò che mi circonda, il poeta è soprattutto un osservatore, uno speciale osservatore in grado di sentire al di là del comune sentire e trasmetterlo in poesia a tutti.
Loriana – Qual è il messaggio che vuoi dare attraverso la poesia?
Matteo Cotugno – Un messaggio che sia il più universale possibile, che raggiunga tutti, come valore universale, sono soprattutto in campo per proteggere e far sopravvivere valori che ormai sembrano quasi abbandonati e svalutati, come l’onestà, la correttezza, la fedeltà, la tolleranza, l’amore.
Tutti valori che tratto nelle mie poesie, da quelle civili alle introspettive, fino a quelle satiriche.
Loriana – Se dovessi definire la poesia in senso lato, come la spiegheresti?
Matteo Cotugno – Non si spiega la poesia, la poesia si legge, si compone, si vive… a spiegarla perderebbe molto della sua genuinità e della sua efficacia nel trasmettere emozioni e valori. Quindi per me non ha un significato che la connoti: per me la poesia è un sentire al di là delle comune convenzioni per cogliere messaggi universali da donare a tutti. Potrei tentare di spiegare la poesia solo come un modo di vivere oltre la nostra dimensione di esseri umani.
Loriana – Come strutturi il tuo componimento poetico? Quanto lavoro c’è dietro ogni singola poesia? Qual è l’elemento più importante su cui basi i tuoi versi (struttura, musicalità, emozione…)?
Matteo Cotugno – La struttura viene spontaneamente nella composizione, il lavoro di cesellatura avviene col tempo, anche a distanza di anni rivedo le poesie e le modifico cambiandole, la priorità è comunque nel contenuto, tutto il resto, compresa la musicalità così tanto osannata, per me vengono dopo e non sono elementi essenziali per una poesia, se ci sono va bene ma senza andare a costruire, altrimenti si rischia di cadere nell’artificioso, cosa che mi fa alquanto rabbrividire.
Il lavoro dietro una singola poesia non finisce mai, la poesia non è mai statica come può essere un dipinto o una scultura una volta terminati, la poesia si evolve nel tempo e si modifica… questo il suo pregio.
Loriana – Parlaci delle tue pubblicazioni
Matteo Cotugno – Le mie pubblicazioni sono PoesiAnima e InVersi, la prima è stata una vera scommessa, con testi che spaziano in vari campi e vari stili, tutti accomunati dalla presenza dell’anima che diventa un leitmotiv fondamentale, un collante speciale, ed è un omaggio a quell’anima che fino ad allora avevo timore di palesare apertamente in poesia, un aprirla a tutti.
InVersi invece è una raccolta di poesie in cui il protagonista è l’amore nei suoi opposti, un omaggio a ciò che mi muove in poesia… dopo l’anima… l’amore.
Oltre a queste pubblicazioni editoriali nel 2012 ho creato alcune antologie in formato ebook coinvolgendo centinaia di poeti conosciuti soprattutto sui social networks, sono nate così 4 collane antologiche annuali, un lavoro molto impegnativo che mi ha portato a realizzare ad oggi 13 Antologie, riscuotendo un bellissimo successo di letture nei portali in cui sono pubblicate. Siamo a quota centomila complessivamente, non mi sembrano poche, anzi… per la poesia sono davvero un piccolo miracolo.
Loriana – …E dei tuoi progetti futuri
Matteo Cotugno – Nei miei progetti futuri c’è la possibilità di creare un’associazione culturale e promuovere la poesia sempre con nuovi ebooks ma anche con dei particolarissimi concorsi di poesia, un modo per stimolare la partecipazione al di là della gratuità della partecipazione alle antologie.
Loriana – Scegli una poesia che ti rappresenta e che può parlare di te ai lettori
Se sapessi non morire
Se sapessi non morire
farei un giro su me stesso
a guardare indietro
fino all’inizio,
comincerei daccapo
ogni giorno dei giorni
trascorsi addosso,
gocce di una pioggia
raccolta e ripiovuta
in posti diversi,
vivrei gli istanti
uno
a
uno
sbagliando
ma diversamente,
se sapessi non morire
imparerei
ad amare di più
e forse a non soffrire
o a farlo diversamente,
magari col sorriso amaro
del destino che ci accomuna,
imparerei
a vivere lottando
e a farmi male
sugli stendardi
di valori a cui credo
fermamente
e fermamente
non cederei nemmeno
di un solo passo,
se solo sapessi non morire
riguarderei stelle diverse
sotto lo stesso cielo,
lo stesso che mi vide
nascere lasciando il segno
di tutto questo tremendo
essere finito
dentro l’anima
e lei, che non finisce,
solo lei forse
potrebbe insegnarmi
a non morire
restando qui
insieme a tutta la mia
malinconia.
Matteo Cotugno – inedita
Poesia e lettori: un amore che spaventa?
Loriana – La poesia spesso non abbraccia i lettori in senso globale, viene vista come un’arte un po’ “criptica”, difficile da gustare. Ritieni che ci sia questa reale difficoltà nel dover interpretare i versi? E qual è il modo giusto di accostarsi a questo genere editoriale?
Matteo Cotugno – Se è vero che esiste una poesia criptica, è d’altro canto vero che la poesia attuale è spesso diretta, quasi prosa, per fare in modo che sia fruibile da tutti, non solo dagli esperti del settore. Sarebbe un vero suicidio, lo notiamo dalle scarsissime vendite di libri di autori eccelsi ma… indecifrabili ai più.
Il modo di approcciarsi alla poesia è quello di essere aperti, avere una visione a tutto tondo dell’arte e soffermarsi sui versi senza necessariamente cercare un significato nascosto.
Loriana – Da poeta, quali suggerimenti puoi dare per invogliare le persone nella lettura di poesie?
Matteo Cotugno – Di leggere le poesie ma anche la biografia dell’autore, molte cose saranno più chiare e si apprezzeranno con la giusta valenza. Cercare poesie inoltre che possano accostarsi al proprio stato d’animo per farle proprie, almeno inizialmente… in seguito con la passione si amplifica la gamma dei sentimenti e si apprezzano tante altre poesie e tanti altri autori.
Loriana – Hai un titolo da suggerire per chi volesse accostarsi alla poesia?
Matteo Cotugno – Il suono dell’ombra di Alda Merini… praticamente completo, dalla poesia in endecasillabi agli aforismi, fino alla prosa poetica.
Loriana – Hai un poeta o una poetessa preferiti? Perché?
Matteo Cotugno – Alda Merini, perchè era una donna speciale oltre che una poetessa straordinaria, leggete la sua biografia e capirete il perchè… leggete le sue opere. Una donna che ha vissuto per la poesia nella poesia.
Poesia e Editoria: quale futuro per la poesia?
Loriana – Qual è il tuo punto di vista sullo stato della poesia oggi (lettura, fruizione e diffusione), in Italia?
Matteo Cotugno – A mio avviso la poesia oggi, grazie alla notevole diffusione dell’uso dei social networks, vive un momendo di bellissima divulgazione e lo sottolineo in barba a tanti illustri letterati i quali apertamente sostengono che i social abbiano ammazzato la poesia… probabilmente parlano della loro poesia, quella che comprendono e apprezzano solo loro e le poche decine di persone esperte di poesia.
Loriana – Soprattutto sui social si trovano molti gruppi di poeti, in cui moltissime persone inseriscono i propri versi. Però, è un dato certo, si pubblica e si legge sempre meno poesia in Italia. Che significa? Che siamo un popolo di poeti ma non di lettori?
Matteo Cotugno – Si pubblica sempre di più invece, grazie alla grande possibilità dell’editoria on line, un’editoria basata sull’autoproduzione e autopromozione e promozione on line. Sicuramente si pubblica di tutto e la qualità non è come prima, quando gli editori sceglievano e selezionavano, ma ho notato anche che spesso tanti editori pubblicano a pagamento qualsiasi cosa, quindi tanto vale usare gli editori on line che sono del resto molto più economici. Sulla qualità diciamo che la selezione la fa l’acquirente e il lettore, non a priori l’editore, e questo mi sembra decisamente più democratico e giusto, infatti spesso in passato capitava che bravi autori non avendo santi in paradiso non pubblicavano mai nulla.
Loriana – Sempre meno editori puntano sulla poesia e inseriscono opere di questo genere letterario in catalogo. Di contro, aumentano i premi letterari spesso di dubbio valore e i titoli pubblicati da editori a pagamento. Come mai l’editoria tradizionale, quella seria, ha abbandonato il campo all’editoria a pagamento?
Matteo Cotugno – Penso di avere già risposto… sono cambiati i tempi e l’editoria ormai è tutta a pagamento, non si bada a nulla, la selezione la fanno i lettori. Sui premi letterari concordo, infatti non partecipo quasi mai a nessun concorso se non conosco chi lo promuove. Ho collaborato ad alcuni concorsi, anche come giurato, e ne ho compreso le dinamiche, sia quelle positive che quelle decisamente disdicevoli; per questo alla luce della mia esperienza sono tentato seriamente di realizzarne uno ma con caratteristiche uniche e particolari.
Loriana – Per quale motivo hai deciso di creare le antologie che realizzi?
Matteo Cotugno – Semplicemente per promuovere la poesia e la sua diffusione, sia la sua lettura, sia la scrittura da parte dei poeti, ed anche per un altro motivo: per sottrarre il più possibile autori a forme di antologie truffaldine a pagamento, ce ne sono tante e sono scandalosamente esose.
Loriana – Ciò che mi colpisce di te è l’impegno serio e professionale, costante e organizzato nella diffusione della poesia. Le tue lodevoli iniziative hanno la mia totale stima e approvazione, per la gratuità e l’attenzione con cui le porti a compimento. Inoltre, il blog che curi “Voci di poesia” ha conteggiato 78.000 visite ottenendo la partecipazione di molti autori e poeti italiani. Tutto questo occupa tempo, impiega professionalità, si alimenta di passione e impegno: perché fai tutto questo?
Matteo Cotugno – Per amore della poesia, io lavoro gratuitamente solo per la poesia, per organizzare un’antologia, curarla, impaginarla e pubblicarla come ebook gratuito sono necessari mesi di lavoro… mi piace e lo faccio volentieri, finora ne ho create 13, ho curato due pubblicazioni personali e 4 di poeti… e non intendo smettere.
Matteo, grazie per aver dedicato tempo e spazio per questa intervista.
Ti auguro di proseguire così in tutte le tue iniziative e ti abbraccio virtualmente con stima e riconoscenza!
∼ Loriana Lucciarini ∼
grazie per avermi ospitato e per l’intervista!
😀 grazie a te per la pazienza con cui hai risposto alle mie millemila domande! 😀
tutte domande molto interessanti e che consentono di conoscermi meglio e conoscere meglio quello che faccio al di là del mio impegno diretto nella poesia come autore…. grazie
Pochi minuti e la chat con i lettori si apre. Matteo sarà on line dalle 15.30 alle 16.30 per rispondervi, dialogare con voi. Quindi preparate la tastiera e… VIA ALLE DOMANDE 😀
Michele Barile mi lascia una domanda non potendo partecipare direttamente.
Una domanda personale semplice: quando rileggi la tua poesia, scritta l’ultima parola, come ti senti?
Posso rispondere che una volta scritta l’ultima parola, l’ultimo verso, avverto la sensazione innanzitutto di incompletezza, come se non fossi riuscito a esprimere tutto quello che sento, ecco perché la lascio aperta, ovvero in evoluzione e mai come se fosse definitivamente chiusa… penso che sia difficile esprimere in pochi versi tante emozioni, forse occorrerebbe un poema, ma io sono per le poesie brevi e per la sintesi estrema…. ecco perché mi lascia quasi in sospensione.
ciao Michele, benvenuto anche se… per procura! 😀
Grazie Matteo di avere riposto. Ho letto l’intervista e tutti o commenti.
Traspira ovunque umanità e comprensione e tanta umiltà. Cioè la semplicità delle cose.
Come in tutti i campi, compreso nel mio attuale di insegnamento di tennis, quello che conta è l’amore e passione che ognuno mette nel fare. Il tuo è un esempio concreto.
Hai risposto che l’ultima parola lascia la porta socchiusa. Penso che sia proprio questo il segreto della vita: porta socchiusa al cambiamento. Grazie.
Ciao Matteo, ho letto con interesse i tuoi versi e le tue parole. La tua poesia è un continuo ossimoro, la figura retorica che più adoro, perchè è nella nostra natura di uomini e donne e si estremizza soprattutto nella relazione amorosa. In cosa tu sei un ossimoro? In cosa lo è la tua arte?
ciao Emma… benvenuta!
grazie, è sempre piacere essere qui!
Emma, in fondo alla sala ci sono tanti virtualdolcetti buonissimi: assolutamente Kcal-free… serviti pure, cara! 😀
In realtà cerco di rendere la realtà una figura retorica da poter apprezzare meglio, quello che vediamo ogni giorno può far male e stridere con il nostro mondo interiore, si può interiorizzare il reale per renderlo più accettabile proprio con questa figura retorica, farla nostra e donarla agli altri in poesia sotto una luce nuova… grazie per la bella e originale domanda
grazie a te, profonda risposta.
Innanzitutto complimenti per il tuo talento!
Ti vorrei porre una domanda relativa a un fatto di cui spesso sento parlare e che ho anche notato quando facevo il giro dei siti delle CE per proporre il mio libro.
(Altro genere, si tratta di narrativa fantasy).
Come ti rapporti con il “rifiuto” che sembra esserci nei confronti di chi vuole pubblicare poesie?
Leggo spesso di persone che si lamentano di non essere quasi mai prese in considerazione e, io stessa, quando leggevo quali generi accettavano le CE come proposte, trovavo scritto: NO POESIE.
Trovo davvero molto brutta questa chiusura verso questo genere di espressione così magica.
Qual è il tuo rapporto con questa circostanza?
L’hai vissuta?
Ciao!
Laura
ciao Laura, che piacere ritrovarti, accomodati e rimani ancora un po’ con noi, grazie per la tua partecipazione ❤
Il piacere è stato mio!
😘
Alcuni editori trovano superflua la poesia e quindi anche poco conveniente per il loro mercato, parliamo sempre di persone che vogliono trarre profitto e per farlo occorre vendere, la poesia si vende poco… ma il problema personalmente non l’ho trovato, anzi diciamo l’ho superato grazie ai tanti editori on line e all’autopubblicazione, vi sono editori on line che addirittura forniscono recensioni (dietro compenso)… e con poca spesa si può pubblicare, magari acquistando pochissime copie e le altre vendendole on line tramite editore e percependone solo la percentuale…
Altro caso è quello di editori spregiudicati, che pur di vendere il proprio lavoro (ma solo agli autori) … pubblicherebbero davvero qualsiasi cosa, e lo fanno facendosi pagare cifre davvero esorbitanti prendendo in giro chi aspira a fare poesia, illudendoli sulla loro bravura e circuendoli … davvero indecente pur di far profitto.
TOP!
Il desiderio di far solo profitto, dietro l’editoria, purtroppo è un vero flagello.
Grazie per la risposta!
Bellissima intervista, Matteo parli di un tuo progetto di concorso, puoi dirci come lo intendi?
Benvenuto Giorgio, grazie per aver apprezzato l’intervista 😀
E’ un progetto complesso che sto studiando da tempo e sto progettando in modo scrupoloso per renderlo davvero speciale e diverso da altri concorsi, non posso dire altro per ora, sarà un sorpresa!
😀 bisogna aspettare… fremendo per l’attesa! 😀
* curiosa io! *
MATTEO IACOBUCCI, tramite facebook mi scrive questa prima domanda che riporto io in quanto impossibilitato a connettersi al blog con il suo cellulare. Eccola qui: “1. In quale modo la poesia è mutata nel corso dei secoli? A suo avviso oggi c’è maggior libertà? Mi riferisco sia da un punto di vista stilistico che di temi. “
La poesia come ogni forma d’arte si evolve e nel corso dei secoli ha subito cambiamenti tali che sai bene abbiamo studiato per anni nei licei nelle varie forme stilistiche e di contenuto, tali e tanti che è impossibile descriverli qui, ma sicuramente nell’ultimo secolo la poesia si è liberata da tanti canoni stilistici, tanto che si fa davvero fatica oggi a distinguere poesia da prosa. A mio avviso è un arricchimento della poesia anche se venendo meno alcune regole si perde spesso il senso della musicalità dei versi, I temi della poesia invece sono sempre stati molto estesi fortunatamente… basti pensare alle poesie satiriche spesso censurate, alla poesia civile e di denuncia… ai tanti poeti che ci hanno rimesso la vita con i loro versi e che continuano a rimettercela ancora oggi…
La seconda domanda di Matteo IACOBUCCI è questa: “2. Ha mai avuto influenze incisive nel suo modo di approcciarsi alla disciplina?”
No, il mio approccio è avvenuto all’età di 12 anni leggendo varie antologie e ho maturato questa passione gradualmente con l’età e gli studi, anche se ultimamente la scoperta della poesia di Alda Merini ha per un certo periodo influenzato il mio modo di vedere la poesia e di viverla.
Ciao Matteo. Sei molto bravo e mi ha fatto piacere leggere la risposta alla domanda di Loriana sui tuoi progetti futuri. In bocca al lupo. Sarà ovviamente difficile ma ti auguro di riuscirci. A cosa stai lavorando in questi giorni?
ciao Daniele, accomodati e serviti pure: rimani con noi fino al termine dell’evento, spero! un abbraccio e grazie per la tua presenza qui oggi :-*
In questi giorni lavoro alla mia prossima silloge, una pausa per me…
Ciao, Matteo. Ho letto le tue poesie nel blog, davvero belle, soprattutto la prima, Burrasca e sole. Loriana ti ha già chiesto tutto, alla fine mi resta una domanda: hai pensato di scrivere anche delle novelle, oltre le poesie?
Grazie 🙂
Sarah che piacere trovarti qui! Un abbraccio virtuale e un grazie per essere passata. Bella domanda (questa mi era sfuggita e pensavo di fargliela io tra poco ma… mi hai anticipato, ehehehh 😛 )
Grazie a te, Loriana.
No, ho scritto alcuni brevissimi racconti, avendo una predisposizione per la sintesi estrema non sarei in grado di poterli sviluppare in modo adeguato… ma mi piacerebbe.
Grazie, Matteo. Le poesie sono bellissime.
interessante conversazione al quale mi aggiungo con piacere
Ciao Fabio, intanto benvenuto nel mio Salotto letterario. Accomodati e serviti pure: ci sono virtualdolcetti e bevande di ogni sorta per metterti a tuo agio. Ti fermi un po’ qui con noi, vero? 😀
Ciao Matteo, sono solito lavorare con l’editoria e il digitale e mi piace ascoltare le opinioni di scrittori e poeti, per comprendere come loro vedono l’evolversi dell’editoria digitale nel bene e nel male.
Come il digitale può offrire del valore e come può distorcerlo?
Grazie
Fabio
domanda interessante… resto in attesa di leggere la risposta! 😛
Ho lavorato da ragazzo nel campo dell’editing e sono appassionato di grafica, ecco perchè quando si è diffuso l’uso del digitale nel campo dell’editoria ho preso la palla al balzo ed ho capito che il digitale può portare in ogni casa, ma anche ovunque con gli smartphone, un testo scritto… un libro… e potendolo fare gratuitamente ne ho approfittato per usarlo ai fini della divulgazione della poesia… le mie 13 antologie in formato ebook sono tutte gratuite e pubblicare sui grandi portali a disposizione di tutti… con migliaia di letture.
Il punto negativo è che potrebbe esserci una sovraesposizione di materiale editoriale disponibile tale da disperdere quello veramente valido… ma in questo caso si agisce con la pubblicità.
VLADIMIRO MERISI, poeta bravo e anche mEEtaler, impossibilitato a connettersi on line su questo blog mi invia tramite facebook questa domanda. Intanto lo ringrazio per l’interesse dimostrato per questo evento e mi occupo io di farla a Matteo. Eccola qui: “La tua poetica ha dei “punti cardinali” ? Come scatta la scintilla della ispirazione?”
Il punto cardinale fondante della mia poetica è sempre l’amore, sia nelle poesie d’amore visto nei suoi opposti, sia che si tratti di poesia satirica, amore per i valori spesso calpestati, oppure sociale o religiosa.
L’ispirazione scatta con l’emozione e può non essere immediata, può anche essere il ricordo di un’emozione avuta anche a distanza di molto tempo.
BARBARA ERAMO, posta la seguente domanda nell’evento facebook correlato al blog. La inserisco qui così Matteo potrà risponderle…
“Buon pomeriggio.. leggo dall’intervista ” Le fonti di ispirazione sono qualsiasi cosa o evento mi emozioni, sia positivamente che negativamente ” quidi l’emozione come imput..ma quali sono le sensazioni che prova un poeta nel rileggere le sue poesie dopo molto tempo che le ha scritte ?”
do il mio benvenuto a Barbara anche qui! 😀
Personalmente le emozioni sono davvero molteplici e variano dall’emozione per un ricordo, alla tenerezza e al sorriso perchè quello che ho scritto lo trovo superato, e infatti a volte modifico la poesia… per me è sempre in evoluzione.
Buon pomeriggio, sono di corsa. Perdonate la fretta, a chi si approccia alla poesia per la prima volta, sia come lettore che come scrittore, che consiglio darebbe? Grazie
ciao Monica cara, benvenuta! Un salutissimo di corsa ma almeno fermati a prendere un dolcetto, eh! :-*
Ciao cara, sono tornata per i dolci 😉 grazie
😘
Di tentare di fermare il tempo, prendere una decina di libri in biblioteca scegliendo fra poeti classici e contemporanei e leggere leggere leggere… e ancora leggere leggere leggere anche la critica per comprendere cosa volevano scrivere quei poeti, cosa volevano trasmetterci e … come lo hanno fatto…
poi cominciamo a scrivere delle nostre emozioni, ma non sui bordi dei libri della biblioteca … sul proprio quaderno, notes, smartphone… mi raccomando!
ottimo consiglio, grazie.
Per quanto concerne gli appunti, conservo ancora l’agenda di scuola dove segnavo le nozioni di storia, arte e letteratura, non ho mai violato un libro con un segno di matita 🙂
ANNAMARIA CARTISANO tramite evento fb posta questa domanda:
Buon pomeriggio,ciao Matteo, tu sei stato anni fa il mio primo “amico poeta” su fb ,sei stato la mia musa ispiratrice,il vento che ha portato tempesta d’amore per la poesia nella mia vita, nascosta nell’anima; la domanda è: quando il poeta ha vuoti d’anima e viene il timore di non saper più scrivere cosa si fa o meglio cosa fai tu ?
Una volta vivevo questa sensazione con terrore, poi ho capito che sono momenti transitori e il mio metodo è quello di approfittarne per leggere ancora di più la poesia sia classica che contemporanea.
BARBARA ERAMO scrive ancora su facebook:
Se possibile vorrei chiedere un’altra cosa a Matteo… c’è una poesia che non avresti mai voluto scrivere ? Perchè ?
No, non esiste, non scriverei mai qualcosa di cui pentirmi.
MARZIO PELLEGRINI, tramite chat di facebook mi chiede di fare all’Autore questa domanda…
Salve, mi chiamo Marzio Pellegrini e sono un giovane scrittore. Ho anche partecipato a qualche antologia di poesie da lei organizzate (come quella dedicata ad Alda Merini), e da poco ho preparato una mia raccolta personale. La mia domanda, infatti è questa: qual è il ruolo della poesia nell’editoria di oggi (sia tra gli scrittori emergenti che in quelli affermati) e quale nella quotidianità di un poeta come lei?
Una bellissima cenerentola… che tutti amano ma pochi apprezzano veramente, vengono amati i cantanti poeti… per la notorietà mediatica di cui godono, ma gli autori… sono di nicchia, anche se ultimamente c’è una grande voglia di poesia sotto la spinta dei social network…
nella mia quotidianità è la mia medicina preferita, quella che mi permette di disintossicarmi dalla realtà così piena di eventi negativi.. mi insegna ad apprezzare quei pochi positivi.
Buon pomeriggio!
La poesia ha una sua chiave di lettura secondo me. A volte viene bistrattata da chi non la comprende. Di sicuro non è così facile ne immediato riuscire a relazionarsi con essa. Cosa può facilitare un esordiente, per esempio, che si cimenta per la prima volta? Come può far arrivare il proprio messaggio, le proprie emozioni?
Ciao Simona, bella domanda anche complessa… 😀 sono curiosa di sapere l’Autore come risponderà! Intanto grazie per essere qui e accomodati nel Salotto, serviti pure… 😀
Ne ha molteplici di chiavi di lettura, è personalissima l’interpretazione di una poesia. Per un esordiente ripeto i consigli, leggere i poeti anche contemporanei e comprendere attraverso l’analisi critica il modo singolare che hanno di far giungere le emozioni a chi legge, un esercizio costante e lungo che può portare a lungo andare a cimentarsi con la poesia scritta e provare ad emozionare emozionandosi… ciao
Isabella Gravina chiede : ” ti devo chiedere un favore se potresti chiedergli da parte mia dove trova ispirazione per le sue meravigliose poesie . grazie mille ;)”
Grande poeta Matteo! Grazie a Loriana ti ho conosciuto e letto i tuoi pezzi fantastici. Sono un poeta aspirante, che consigli potresti darmi? Un Abbraccio G.I.
Ciao Ignazio, mi piace fare da ponte verso l’arte, permettendo a tanta gente di incontrarsi e creare reciproca stima. Benvenuto e grazie per la tua partecipazione 😀
quello che ho risposto a Monica e dico a tutti: prendere una decina di libri in biblioteca scegliendo fra poeti classici e contemporanei e leggere leggere leggere… e ancora leggere leggere leggere anche la critica per comprendere cosa volevano scrivere quei poeti, cosa volevano trasmetterci e … come lo hanno fatto…
poi cominciamo a scrivere delle nostre emozioni, ma non sui bordi dei libri della biblioteca … sul proprio quaderno, notes, smartphone… mi raccomando… e magari confrontarsi con altri aspiranti poeti… dal confronto nascono belle cose.
Ok Matteo Sara’ fatto…Grazie per il tuo Consiglio… G.I.
Ciao Matteo, complimenti! Come te, amo molto scrivere; quattro anni fa, con una CE a pagamento, ho pubblicato una raccolta di racconti (“Bolle di sapone”); ma molti anni prima ho iniziato a scrivere poesie: nel mio PC da molto tempo giacciono delle poesie scritte nel corso degli anni. Per un paio di edizioni ho partecipato ad un Premio, che – alla seconda edizione – mi ha fatto vincere il terzo premio ex aequo con una classe di una scuola (penso fosse una III media). L’idea di partecipare nella stesura di antologie mi ha sempre incuriosito, e mi piacerebbe… Cosa ne pensi?
Grazie in anticipo per la tua risposta.
Uelà Luca, bello averti qui! benvenuto ❤
Il piacere è mio, Loriana; sono felice di essere passato a visitare l’angolino/intervista ❤
Partecipare alle mie antologie è gratuito ed è aperto a tutti, ti aspetto.
Grazie Matteo, buona serata.
ALESSANDRA LEONARDI posta nell’evento di facebook questa domanda per l’Autore:
Una domanda last second per Matteo: secondo te l’imparare poesie a memoria a scuola è un bene, oppure ‘ammazza’ la poesia, nel senso che fa insorgere nei bambini antipatia nei confronti del genere poetico? Un pò come quando a scuola ti impongono di leggere libri,e poi passi un gran periodo della tua vita a non leggerne più insomma. Grazie, ciao, spero di essere in tempo!
Ogni forma di coercizione scolastica diventa un trauma… anche se capisco possa servire per allenare la memoria, occorrerebbe insegnare prima ad amarla la poesia…
MARIA MICELLI tramite l’evento di facebook fa la seguente domanda a Matteo:
i vuoti nello scrivere succedono anche ai più bravi poeti..per tanto tempo quasi mi vergognavo di essere come sono..e difficile farsi accettare e sopratutto accettarsi per come si è. .non ho mai scritto a tavolino come si dice…tu matteo mi hai dato la spinta necessaria x capirmi e di qst ti dirò sempre grazie. .una cosa? quale il tuo segreto?
Essere riuscito pian piano ad amarmi
DLIN DLON… annuncio che il tempo per la chat è terminato!
Ma… l’Autore ha promesso di rispondere a tutti, anche alle domande che arriveranno successivamente dopo la chiusura, nella giornata di domani. 😀
Io intanto faccio un giro con i vassoi virtuali di prelibatezze e vi invito a servirvi ancora, ringraziandovi tutte e tutti per essere stati qui con noi oggi.
La POESIA è stata la grande protagonista, grazie anche all’impegno che profonde Matteo Cotugno per diffonderla, curarla, alimentarla e darle vita, luce e colore.
Sono davvero onorata di aver avuto Matteo qui oggi: erano mesi che lo invitavo nel mio salotto e oggi finalmente questa cosa è diventata realtà!
Spero che siate state tutti bene, spero che l’Autore si sia sentito un po’ a casa.
Vi saluto con un abbraccio grande e vi invito a ripassare di qui, ogni tanto.
Un caro saluto a tutti.
Loriana Lucciarini
GABRIELLA COZZANI scrive su fb e quindi giro qui la domanda:
Complimenti: Matteo Cotugno è straordinario
Questa è la mia domana: Tra le sue poesie, quale ama particolarmente?
Burrasca e sole e … l’ultima scritta… sempre!
Grazie di cuore a tutti per le belle e interessanti domande e a Loriana, perfetta padrona di casa per la sua ospitalità… risponderò a tutte le domande a breve.
lorianalucciarini
in 22 aprile 2016 alle 7:04 pm ha detto:
Isabella Gravina chiede : ” ti devo chiedere un favore se potresti chiedergli da parte mia dove trova ispirazione per le sue meravigliose poesie . grazie mille ;)”
La risposta è già nell’intervista di Loriana, in ogni cosa mi emozioni sia positivamente che negativamente…
Mi aggiungo una domanda alla quale ci tenevo… per te qual è la poesia più bella mai scritta in assoluto?
L’infinito di Leopardi… senza ombra di dubbio!