Moka é nata e cresciuta sulla sponda piemontese del Lago Maggiore. Diplomata come Perito Meccanico, ha scoperto l’amore per la scrittura alle superiori. Attualmente lavora in una ditta elicotteristica, sua seconda grande passione, e vive in Svizzera.
Ha partecipato a diversi concorsi letterari ottenendo discreti risultati sia nella poesia che nella narrativa.
Nel 2009 ha pubblicato il libro dal titolo “Verrà la Notte, avrà la tua Luce”; nel 2011 é uscito il secondo “Amanti di carta” scritto a quattro mani con WSKS, grande amico.
Nel 2013 ha organizzato un incontro di Poesia, insieme a tre amici, nella Giornata Mondiale della Poesia (21 marzo) in collaborazione con l’Unesco. Forte delle emozioni condivise durante quell’appuntamento, con i due amici poeti Camòrs e Fabio Rossi, ha organizzato lo stesso incontro per il 21 marzo di quest’anno. Il reading si é trasformato in vero e proprio spettacolo dal titolo “Terra, acqua, aria e fuoco… nel fiorir della Poesia” e ha preso il via come tour per far conoscere la Poesia anche attraverso la musica e la fotografia che si é concluso il 4 ottobre ad Azzate all’interno del Festival del Racconto del Premio Chiara.
Sulla scia dell’entusiasmante viaggio intrapreso, la compagnia di attori, musicisti e poeti, si é battezzata sotto il nome di “Licenza Poetica” da cui é nata anche l’Associazione omonima.
A fine 2013 ha pubblicato la silloge poetica dal titolo “Nessuno é innocente” grazie ad Arpeggio Libero ed entro marzo 2015 verrà pubblicato il suo primo romanzo dal titolo “Tutte le parole del Mare”.
Con l’Associazione ha organizzato un laboratorio di Scrittura che si tiene in Ticino e un concorso poetico-fotografico dal titolo “I luoghi dell’anima” che scadrà alla mezzanotte del 21 dicembre 2014 e la premiazione avverrà il 21 marzo 2015 a Bellinzona.
Nel 2014 ha iniziato a pubblicare su mEEtale.
Ho domande sul mondo;
sospiri che lacerano le nuvole;
ira che spegne le stelle
e solo il tuo amore mi sorregge fino all’overdose.
© Moka, da Verrà la Notte, avrà la tua Luce
I tuoi sguardi silenziosi
sono pregiudizi accecanti,
incubi nel mio mondo onirico
più di uno schiaffo o di una bugia,
mentre i tuoi baci, solo immaginati,
sono scricchiolanti lacrime d’inchiostro
sullo specchio di carta del nostro cuore.
© Moka, da Nessuno é innocente
Il profumo di caffè estasiava le sue narici, ma non lo appagava appieno, seduto ad un bar a pensarla, tamburellava con le dita il legno cupo del bancone. Cupi erano i suoi desideri.
I suoi occhi ribelli fissavano la barista, imbarazzata per quello sguardo profondo che l’osservava inconsape-volmente, ma la sua mente era altrove… aveva appena dipinto la stanza di blu, le mani erano ancora intrise di vernice mentre accarezzava la sua bianca pelle, ridisegnando le linee sinuose della schiena, delle spalle e le rotondità perfette dei glutei coi polpastrelli. I suoi gelidi occhi tramontavano sui fianchi spigolosi e delicati di lei precipitando inevitabilmente nella valle del suo ombelico.
Nel silenzio del funesto ed imminente giorno ricordava la vela bianca che tagliava la stanza e la sua vita, comune; ricordava la donna appoggiata alla vela che si era nutrita del suo cuore prima di strapparglielo con gli occhi tumultuosi, le cui pupille non esistevano se non come minuscole isole perdute volanti in un cielo troppo lucente per esistere davvero.
Era stato travolto dallo sguardo di quella creatura demoniaca: gli angeli le avevano dato l’aspetto e i demoni la vita in un incrocio di satanica bellezza. Nell’incontro le aveva venduto l’anima, senza rendersene conto, senza dubbi, l’aveva lasciata fare. Ora lo attendeva il castigo dell’oblio. Eppure la pace lo pervadeva pur sapendo che sarebbe stata un’eredità tremenda da affrontare. Per sempre, anche quando avesse chiuso gli occhi per non esistere più.
Era ancora seduto al tavolino del bar, in cui era capitato per caso, e già i suoi profili di demone, nella nuova trasformazione, lo facevano apparire diverso agli sguardi della gente e più intrigante agli occhi giovani di ragazze. Ma lui non se ne curava. Non avrebbe mai più potuto.
Quello sarebbe stato il suo ultimo giorno da uomo: chiese amore e la notte gli donò nuove forme.
© Moka, estratto da Verrà la Notte, avrà la tua Luce
Ciao Moka, i tuoi testi sono molto intensi. Che ruolo ha la scrittura nella tua vita? Credi che questa debba trasmettere emozioni? Grazie e in bocca al lupo per tutto
Ciao Silvia,
Ti ringrazio per le tue parole!
Per me la scrittura é molto importante: mi ha accompagnata nella mia crescita personale, la parola scritta mi ha aiutata a comunicare col mondo quando la voce non ci riusciva, ha dato forma ad emozioni che prima erano bloccate dentro di me.
Sì, assolutamente, credo che la scrittura debba trasmettere emozioni, in fondo, dalle emozioni scaturiscono le parole d’inchiostro e se il lettore non provasse nulla sarebbe inutile farle leggere no?
Grazie ancora per il tuo tempo.
Moka
Che belle parole, cara Monica. Mi piace tantissimo demoniaco amore! Un bacio.
Grazie Alessandra! ❤
Ringrazio l’autrice per la disponibilità e l’assenso ad essere inserita in questo blog e poi ringrazio tutti gli intervenuti, passati qui per lasciare un commento a Moka! Grazie a tutti! :-*
Grazie a Te, Loriana. E a tutti.
❤
Cara Moka, scusa la mia assenza. Ma oggi sono qui e ti auguro tutto il meglio di questa vita. Meriti molto e anche di più. TVB aspetto l’uscita del nostro pirata ❤
Dolce Annalisa, ti ringrazio, so che ci sei sempre anche se non ti vedo ❤
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